La pressione è un fattore fondamentale per far funzionare la tua caldaia Biasi.

Se questa è troppo bassa, o al contrario, troppo alta, la tua caldaia potrebbe incorrere in guasti e malfunzionamenti. 

Saper regolare correttamente la pressione è quindi un passo fondamentale per un funzionamento efficiente della caldaia e in questo articolo daremo un’occhiata su come fare in modo pratico e veloce. 

Se quindi vuoi scoprire come regolare la pressione della tua caldaia Biasi, prosegui nella lettura. 

 

L’importanza di una giusta pressione

Con il nuovo Ecobonus torniamo a parlare di caldaie, ma soprattutto di pressione, un parametro da tenere sempre d’occhio. 

Una pressione inadeguata infatti, può causare malfunzionamenti, consumi energetici elevati, che si ripercuotono sui costi maggiorati in bolletta e, nei casi peggiori, danni all’impianto. Per questo motivo, saperla regolare al meglio è fondamentale. Ma niente paura: si tratta di semplici manovre che possono essere eseguite anche dai meno esperti senza doversi per forza rivolgere ai centri assistenza caldaie Biasi (come il seguente a questo indirizzo: https://assistenzacaldaiebiasi-roma.com/).

 

Ma a quanti bar deve essere regolata la pressione per evitare problematiche?

 

La pressione ideale in una caldaia Biasi, dovrebbe aggirarsi attorno gli 1,2-1,5 bar circa; un valore inferiore, o al contrario superiore, potrebbe impedire l’accensione della caldaia, nel primo caso per mancanza della giusta “spinta” dell’acqua all’interno del circuito dell’impianto e nel secondo caso, per blocchi di sicurezza, i quali si attivano quando il livello pressorio sale oltre un certo limite.

 

Prima di agire sulla pressione però è necessario accertarsi delle reali condizioni pressorie iniziali, dando uno sguardo al display digitale o al manometro analogico presente sulla parte frontale della caldaia.

 

Per monitorare il valore della pressione della tua caldaia Biasi su un modello digitale, quello che devi fare è andare nelle impostazioni del menù, se il valore non compare direttamente sul display.

Questo parametro, essendo molto importante, lo troverai sempre ben in vista. 

 

Ma diamo ora uno sguardo alle azioni da compiere per regolare la pressione, nel caso questa fosse troppo alta o troppo bassa.

 

Regolare la pressione troppo bassa della caldaia in pochi semplici step

Una pressione troppo bassa, come abbiamo detto, può causare malfunzionamenti e portare in stop la caldaia. 

 

Per riportare ai valori corretti una pressione troppo bassa, ossia per innalzare il livello pressorio a 1,2-1,5 bar circa, quello che devi fare è agire sul rubinetto di carico. 

Questo è il rubinetto preposto all’immissione di nuova acqua nell’impianto e si trova quasi in tutti i modelli del marchio Biasi, nella parte inferiore della caldaia. 

Questo rubinetto, di fatto una manopola, può avere colori diversi a seconda del modelli, ma generalmente è di colore rosso, nero o blu. 

 

È necessario aprirlo, ruotandolo in senso antiorario per immettere nuova acqua nel circuito in modo tale da innalzare i livelli di pressione dell’impianto. Questa manovra va fatta con la giusta attenzione, onde evitare di superare i livelli massimi di sicurezza e ritrovarsi con il problema opposto da gestire. È importante quindi chiudere il rubinetto non appena si raggiunge il valore corretto, per evitare sovrappressioni.​

 

Come ripristinare i valori pressori consigliati in caso di pressione troppo alta, nella tua caldaia Biasi

In caso opposto, ossia quando ci si ritrova con una pressione troppo alta e conseguente blocco all’accensione della caldaia, è possibile comunque agire in autonomia in modo facile e veloce. 

Stavolta, quello che devi fare è far sfiatare i termosifoni, eliminando l’aria in eccesso all’interno del circuito.

 

Si tratta, anche in questo caso, di un’azione semplice, adatta anche ai meno esperti. 

Tutto quello che è necessario fare preventivamente, è munirsi di una bacinella per la raccolta dell’acqua, poiché essa potrebbe fuoriuscire nel mentre si fa sfiatare il radiatore. Oltre all’aria infatti, nell’impianto è presente anche l’acqua deputata al riscaldamento dei radiatori. 

 

Anche questa azione deve essere svolta con la massima attenzione, onde evitare che la pressione si abbassi notevolmente al di sotto del limite minimo. A parte ciò, si tratta di un’azione davvero semplice e utile per ripristinare un efficiente funzionamento della caldaia.